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Edizione 2023

Comitato di selezione

Per ogni edizione del Premio, il board della Fondazione si avvale di un gruppo di quattro selezionatori scelti tra i più autorevoli esperti in ambito critico ed editoriale del panorama artistico contemporaneo italiano. A loro è chiesto di individuare 12 progetti inediti di altrettanti artisti o collettivi artistici italiani, e partecipare successivamente alla giuria insieme ai rappresentati della Fondazione e delle istituzioni partner del Premio – uno per ogni ente. Per il 2023 sono Caterina Avataneo, Lorenzo Gigotti, Elisa Medde e Valentina Tanni.

Giuria

La giuria del Premio Paul Thorel include i membri del comitato di selezione – Caterina Avataneo, Lorenzo Gigotti, Elisa Medde e Valentina Tanni – e i rappresentati della Fondazione e delle istituzioni partner del Premio, uno per ogni ente. Per questa edizione sono Sara Dolfi Agostini, curatrice della Fondazione Paul Thorel, Antonio Carloni, vice direttore delle Gallerie d’Italia a Torino, e Luigi Fassi direttore di Artissima.

Vincitori

Gli artisti vincitori della prima edizione del Premio sono Clusterduck (un collettivo di cinque artisti italo-tedeschi nati negli anni ’80; vivono tra Firenze, Milano e Berlino), Jim C. Nedd (Verona, 1991; vive e lavora a Milano) e Lina Pallotta (San Salvatore Telesino, 1955; vive e lavora a Roma).

L’approccio creativo alla produzione di immagini dei tre artisti vincitori è estremamente diverso, variegato ed esprime le potenzialità di un’istituzione che si propone di fare ricerca sul medium fotografico oggi, sulle orme di Paul Thorel.

Dalla riflessione su nuove tecnologie, metodi di appropriazione e autorialità collettiva di Clusterduck, si passa alla rappresentazione del corpo nella sua dimensione performativa – individuale e sociale – negli scatti di Jim C. Nedd, per concludere con la testimonianza fotografica dell’alleanza poetica e militante di Lina Pallotta con la comunità transessuale napoletana.

Nel loro lavoro, la città di Napoli emergerà come strumento di indagine, visione e palcoscenico, e lo studio di Paul Thorel sarà riattivato e utilizzato pienamente nelle sue possibilità.

Clusterduck

Clusterduck è un collettivo interdisciplinare che lavora al crocevia tra ricerca, design e transmedialità, concentrandosi sui processi e gli attori dietro alla creazione di contenuti digitali e alla loro diffusione su Internet. Clusterduck sta attualmente sviluppando Meme Manifesto, un progetto transmediale che esplora collettivamente i significati occulti e le potenzialità comunicative della simbologia memetica. Negli ultimi 4 anni Clusterduck ha anche creato le mostre partecipative #MEMEPROPAGANDA e #MEMERSFORFUTURE, indagando il ruolo della memetica in tempi di post-verità e nel movimento globale per la giustizia climatica. I lavori di Clusterduck sono stati esposti ad Ars Electronica, Villa Arson Nice, The Influencers, Werkleitz Festival, Impakt Festival, re:publica, Arebyte, Greencube Gallery, Tentacular Festival, IFFR, Radical Networks.  

Secondo il Comitato di Selezione: “Clusterduck è un collettivo artistico interdisciplinare che lavora al crocevia tra ricerca, design e transmedialità, attento alle subculture, ai movimenti estetici e alle implicazioni politiche generati dalla rete. Alla base della ricerca e della produzione artistica di Clusterduck c’è la ridefinizione totale dello statuto dell’immagine, del suo valore simbolico e del suo nuovo potenziale narrativo, e di come essa viene generata, presentata, distribuita, fruita, acquisita e valorizzata alla luce dell’adozione di massa delle tecnologie della rete.”

Jim C. Nedd

Jim C. Nedd è fondatore del gruppo sperimentale Primitive Art insieme a Matteo Pit. Nedd è fotografo e regista in progetti pubblicitari ed editoriali, e fa parte del Toilet Paper Collective. Il suo lavoro è stato esposto alla Cinemateca Distrital, Bogotà; Autoitalia, Londra; Damien & The Love Guru, CFA, Milano; Hamburger Bahnhof, Berlino; Biennale di Liverpool; Sandy Brown, Berlino. Il suo lavoro è stato pubblicato su Aperture, Vogue Italia, Kaleidoscope e Rivista Studio. Dal 2019 è un collaboratore dell’UNICEF e ha collaborato a lavori di reportage in Sicilia, a Beirut e al confine con la Siria.

Secondo il Comitato di Selezione: “Jim C. Nedd fa della fotografia digitale, insieme alla musica, il suo linguaggio espressivo principale sia in ambito artistico, che in quello commerciale. Le sue fotografie sono in grado di creare ponti fra scale apparentemente lontane, facendo coesistere geografie diverse, folle estatiche in festa ed episodi di vita personale, così come realtà documentata e immaginata. Cultura popolare e storie orali, tramandate ma non attestate, spesso diventano il filtro attraverso cui proporre uno sguardo critico sulla realtà, ed in particolare sulla rappresentazione del corpo.

Lina Pallotta

Lina Pallotta è fotografa e docente. Formatasi all’International Center of Photography di New York (ICP), ha pubblicato per varie riviste nazionali e internazionali, lavorato per Impact Visuals Agency di New York e per l’Agenzia Grazia Neri di Milano. Numerose le mostre personali e collettive, in Europa e America, tra le quali al Queens Museum of Art di New York e a L’Atelier de Visu di Marsiglia. Ha ricevuto il premio The Catalogue Project 1998 della New York Foundation for the Arts.

 

Secondo il Comitato di Selezione: Lina Pallotta è un’autrice che utilizza la fotografia per raccontare e dare visibilità a storie ed esistenze di soggetti marginalizzati, discriminati e esclusi dalla società e dal racconto dei media generalisti. Il suo sguardo si è soffermato principalmente sulla vita di transessuali/transgender, donne lavoratrici, poeti e artisti underground attraverso il mezzo fotografico come strumento rivelatorio e emancipatorio allo stesso tempo. Formatasi all’International Center of Photography di New York (ICP) in fotogiornalismo e fotografia documentaria alla fine degli anni ‘80, la sua opera ritrae i soggetti in modo intimo e poetico. Fuor di retorica, potremmo dire che il suo è uno sguardo “coinvolto” e “militante”.

Calendario

Ottobre 2022

La Fondazione Paul Thorel annuncia il comitato di selezione e la giuria per l’edizione 2023 del premio

Novembre – dicembre 2022

Il comitato di selezione 2023 invita una rosa di dodici artisti a presentare una progetto artistico gennaio 2023

Gennaio 2023

La giuria si riunisce per scegliere i tre artisti vincitori

Aprile – settembre 2023

Gli artisti realizzano il progetto durante la residenza nello studio di Paul Thorel a Napoli

Febbraio – marzo 2024

La Fondazione presenta il catalogo e la mostra delle opere degli artisti vincitori

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